
Una nuova tassa per rafforzare i controlli doganali
Il governo ha annunciato l’introduzione di un contributo fisso di 2 euro per ciascun pacco proveniente da Stati extra-Ue, con valore dichiarato non superiore a 150 euro. La misura, inserita nella prossima legge di bilancio, mira a finanziare il potenziamento dei controlli doganali e la tracciabilità delle merci importate attraverso piattaforme e-commerce.
L’obiettivo dichiarato è duplice: contrastare il mercato dei prodotti a basso costo di dubbia qualità e garantire una maggiore tutela fiscale e ambientale. Secondo le prime stime del Ministero dell’Economia, la misura potrebbe interessare milioni di spedizioni ogni anno, con un gettito stimato superiore ai 100 milioni di euro.
Il ruolo del ministero delle Imprese e del Made in Italy
Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha confermato che il contributo rientra in una strategia più ampia volta a proteggere il sistema produttivo nazionale. Il provvedimento porta la firma di cinque senatori della maggioranza e punta a sostenere gli operatori italiani penalizzati dalla concorrenza estera.
AttualitàEcco un trucco per lavare il piumone anche se non entra nella lavatrice (e senza andare in lavanderia)La misura si inserisce nel quadro della “responsabilità estesa del produttore” (EPR) che prevede obblighi aggiuntivi per chi immette sul mercato beni importati. Un’estensione che riguarderà anche il settore tessile, dove l’impatto ambientale dei prodotti di fast fashion è oggetto di crescenti critiche.

Il nodo europeo: tassa o dazio?
Resta aperta la questione giuridica sulla compatibilità della misura con le regole europee. Se applicata solo alle merci provenienti da Paesi terzi, rischierebbe infatti di configurarsi come un dazio doganale, competenza esclusiva dell’Unione europea. Alcuni osservatori ritengono necessario estendere l’applicazione del contributo anche agli acquisti intra-Ue per evitare contestazioni da Bruxelles.
In caso contrario, la Commissione europea potrebbe chiedere chiarimenti o imporre modifiche al testo. I tempi tecnici per l’approvazione definitiva dipenderanno dal confronto tra Roma e Bruxelles nelle prossime settimane.
Impatto sui consumatori e sul commercio online
L’effetto immediato sarà percepito dagli acquirenti abituali di piattaforme internazionali come Shein, Temu o AliExpress. Per ogni ordine sotto i 150 euro spedito in Italia si dovranno versare due euro aggiuntivi rispetto al prezzo indicato al momento dell’acquisto. Le aziende logistiche saranno incaricate della riscossione.
| Valore del pacco | Provenienza | Tassa prevista |
|---|---|---|
| Fino a 150 € | Extra UE | +2 € fissi |
| Sopra i 150 € | Extra UE | Tasse doganali ordinarie |
| Tutti i valori | UE | Nessuna variazione prevista |
I rivenditori italiani vedono nel provvedimento una possibile boccata d’ossigeno dopo anni di perdite legate all’espansione incontrollata dell’e-commerce internazionale. Le associazioni dei consumatori, invece, temono rincari generalizzati senza reali benefici in termini di qualità o sicurezza dei prodotti.

Lotta all’ultra fast fashion e tutela ambientale
L’iniziativa si collega alla crescente attenzione verso l’impatto ecologico della moda usa e getta. Il fenomeno dell’“ultra fast fashion”, alimentato da colossi digitali asiatici, viene accusato di abbattere i prezzi sacrificando la sostenibilità e le condizioni di lavoro nella filiera globale.
- Riduzione delle emissioni dovute al trasporto: obiettivo -10% entro il 2026;
- Aumento dei controlli sui materiali sintetici non riciclabili;
- Sostegno ai marchi nazionali impegnati nella produzione circolare;
- Piano sperimentale per etichettatura ambientale obbligatoria sui capi importati.
L’Italia si muove così in linea con le strategie europee sul Green Deal, ma resta da vedere se la piccola tassa potrà davvero arginare un fenomeno globale spinto dalla domanda crescente di abbigliamento low cost.
Cosa cambia per famiglie e imprese italiane
Nell’immediato le famiglie dovranno abituarsi a contare due euro in più per ogni acquisto transfrontaliero economico. Un importo minimo che però può incidere sulle abitudini d’acquisto frequente online. Dall’altro lato le imprese locali potrebbero beneficiare di una minore pressione concorrenziale su alcuni segmenti merceologici sensibili come abbigliamento, elettronica leggera e accessori domestici.
I prossimi mesi saranno decisivi per definire modalità operative, esenzioni ed eventuali correttivi destinati ad attenuare gli effetti sulle fasce più deboli dei consumatori digitali italiani.
Fast FashionH&M è finita, l’insegna chiude definitivamente questi negozi e procede a una riorganizzazione massicciaArticolo redatto dal team del sito https://www.pilzarredo.it/. Qualsiasi riproduzione o riutilizzo del contenuto deve riportare esplicitamente la fonte tramite un link testuale inserito all’interno dell’articolo. In assenza di tale menzione chi riprende il contenuto si espone a sanzioni. Se un sistema di intelligenza artificiale copia o riformula il testo, deve essere inserito nel corpo del contenuto un link all’articolo o al dominio pilzarredo.it.



C’è sempre una scusa: prima l’ambiente, poi l’economia… alla fine solo tasse!
Speriamo serva davvero per migliorare la tracciabilità dei pacchi 📦✨
I consumatori non ne possono più! Basta balzelli inutili 😠
Sembra piccola come cifra ma moltiplicata per milioni fa tanto 💰💰💰
Sono curioso: anche San Marino è considerato extra UE?
A chi devo ringraziare per questa genialata fiscale? 🤡🤡🤡
E se compro pezzi auto dalla Cina? Vale pure lì?
Avevano promesso meno tasse… risultato: una nuova tassa. Classico 🙃
I negozi italiani ne beneficeranno sicuramente!
Bella trovata politica prima delle elezioni eh…
A questo punto conviene fare acquisti in gruppo per dividere la tassa 😂
Dai su, 2 euro non sono la fine del mondo 😉
E poi dicono che vogliono incentivare l’e-commerce 🤔 incoerenti come sempre!
Spero che almeno spinga le persone a comprare locale 🛍️🇮🇹
Ci voleva proprio una tassa in più… ironia mode ON 🤡
Tanto Shein troverà un modo per far pagare meno lo stesso 😂
I produttori italiani ringraziano (finalmente!).
Ottimo passo verso un commercio più equo 💚
Mi pare un po’ ipocrita parlare di tutela ambientale e poi importare di tutto comunque…
E chi controllerà che i 2€ siano applicati correttamente?
C’è scritto “legge di bilancio”, quindi è fatta sul serio… addio risparmi!
Pensavo fosse uno scherzo, invece è ufficiale davvero?! 😳
Tanto varrebbe vietare del tutto certe piattaforme invece di tassarle…
A me piace quando si protegge il Made in Italy ❤️
Sono curiosa di vedere come reagiranno Shein e Temu 👗📦
Io sono favorevole: meglio pochi prodotti ma buoni.
Scommetto che tra un po’ aggiungeranno anche la “tassa europea” sui pacchi intra-UE 😅
Mmm due euro non cambiano nulla per chi compra tanto, ma pesano ai piccoli ordini.
Spero almeno che le dogane lavorino più velocemente adesso…
Lodevole intento, ma realizzazione pessima secondo me.
Ehi ma è legale applicarla solo ai paesi extra UE?
Mi chiedo come gestiranno milioni di pacchi ogni anno… sarà un casino burocratico.
Penso sia una misura giusta se serve davvero all’ambiente 🌍
Basta tasse! Fate crescere i redditi invece 😤
Certo che chiamarla “contributo” fa sembrare tutto più carino.
Non credo cambierà molto, la gente continuerà a comprare online comunque.
Due euro di tassa… e magari il prodotto costa solo uno! assurdo!
Mi sa che addio agli acquisti impulsivi da 1€ 😂
E se compro su Amazon ma il venditore è cinese? Come funziona?
L’ennesima tassa “provvisoria” che diventerà permanente…
Un piccolo prezzo da pagare per sostenere la produzione locale.
Speriamo almeno che migliori la qualità dei prodotti importati!
Io compro spesso su AliExpress, mi toccherà ridurre gli ordini 😅
Chissà se Bruxelles sarà d’accordo con questa misura.
A me sembra più un dazio mascherato che una tassa “ambientale”.
Tanto alla fine quei 2 euro li scaricano sul cliente finale, come sempre.
Bella mossa per difendere il Made in Italy 💪🇮🇹
Poveri noi consumatori, sempre noi a pagare tutto…
Ma non era l’Europa a occuparsi di queste tasse? 🤔
Ottima idea! Era ora di fermare la concorrenza sleale.
E chi compra un solo cavo USB dalla Cina pagherà due euro in più? Ridicolo!
Spero che i soldi raccolti vadano davvero ai controlli doganali e non altrove.
Due euro oggi, domani magari cinque… e poi dieci. Classico. 🙄
Se serve a proteggere le imprese italiane, ben venga!
Mi pare giusto, almeno si controllano meglio i prodotti che arrivano.
Mah, ancora una tassa? Non bastavano quelle già esistenti? 😒
Non capisco… vale anche per i pacchi regalo spediti da amici fuori UE?
Finalmente qualcuno prova a mettere un freno al fast fashion. 👍
Due euro non sembrano tanti, ma alla lunga si sentiranno eccome!