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È ufficiale, Leroy Merlin chiude definitivamente questi negozi in queste grandi città italiane

Oltre 42 milioni di euro destinati alla riorganizzazione della rete vendita lombarda e quattro punti vendita che cambiano volto entro il 2026 rappresentano una delle più ampie operazioni di ridisegno commerciale nel settore del fai da te in Italia.

Leroy Merlin ridisegna la mappa della Lombardia

Il marchio francese del gruppo Adeo ha annunciato un piano di riorganizzazione che tocca direttamente l’area metropolitana di Milano, con aperture, chiusure e ristrutturazioni programmate nei prossimi diciotto mesi. L’obiettivo dichiarato è migliorare la prossimità con i clienti e ottimizzare i costi operativi in un mercato sempre più competitivo.

La strategia si concentra su poli commerciali ad alta attrattività: meno punti vendita, ma più efficienti, moderni e accessibili. Una scelta che riflette la trasformazione in corso nel retail del bricolage, dove la digitalizzazione e l’esperienza d’acquisto integrata stanno ridefinendo le priorità degli investimenti.

Nuova apertura ad Arese, chiusura definitiva a Baranzate

Ad aprile 2026 aprirà ad Arese un nuovo punto vendita Leroy Merlin, con una superficie complessiva di circa 10.500 metri quadrati tra interno ed esterno e oltre 200 nuovi addetti. Il sito sorgerà lungo l’asse Milano-Varese, rafforzando la presenza del brand nell’hinterland milanese.

Nello stesso periodo verrà chiuso lo storico negozio di Baranzate: i clienti dell’area potranno rivolgersi alla nuova struttura di Arese, pensata per offrire servizi digitali avanzati, aree tematiche dedicate ai progetti domestici e spazi verdi permanenti. La sostituzione segna una discontinuità netta: meno metri quadri complessivi nella zona nord-ovest del capoluogo lombardo ma maggiore efficienza logistica.

Due ristrutturazioni e due addii nel milanese

Entro fine 2025 sono previste profonde opere di ammodernamento nei negozi di Rozzano e Carugate, due dei poli storici della catena nel milanese. I lavori comprenderanno nuovi reparti dedicati alle energie rinnovabili domestiche, all’arredo bagno e al giardinaggio sostenibile.

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A fronte di queste riqualificazioni, verranno dismessi i punti vendita di Assago (settembre 2025) e Agrate-Caponago (dicembre 2025). Secondo l’azienda, nessun dipendente perderà il posto: tutti verranno ricollocati nei centri rinnovati o nel nuovo store di Arese.

Punto vendita Intervento previsto Scadenza stimata
Arese Apertura nuovo store Aprile 2026
Baranzate Chiusura definitiva Maggio 2026
Rozzano Ristrutturazione completa Secondo semestre 2025
Carugate Ammodernamento reparti Fine 2025
Assago Chiusura programmata Settembre 2025
Agrate-Caponago Cessazione attività commerciale Dicembre 2025

I numeri dell’investimento e le prospettive per i consumatori lombardi

L’intero piano vale oltre 42 milioni di euro solo per la Lombardia. Una cifra che include lavori edilizi, nuove tecnologie gestionali e formazione del personale. Dal 2023 il marchio ha aperto format specializzati come il Bathroom Showroom in centro a Milano e l’Home Showroom a Como.

I nuovi concept mirano a intercettare famiglie e professionisti che cercano soluzioni integrate per la casa: consulenze su misura, ordini online con consegna express e zone espositive dedicate ai progetti “chiavi in mano”. Il consumatore medio guadagna così in qualità del servizio ma perde parte della capillarità territoriale a cui era abituato.

Cambio d’epoca nel fai da te italiano

Leroy Merlin resta leader nazionale con oltre cinquanta punti vendita a grande superficie distribuiti tra nord e centro Italia. Ma la concentrazione degli investimenti in poche aree strategiche mostra un cambio strutturale nel modo di intendere il rapporto tra fisico e digitale. La progressiva riduzione dei piccoli store periferici apre interrogativi sul futuro occupazionale indiretto – fornitori locali, artigiani partner – mentre rafforza l’immagine del marchio come operatore innovativo orientato all’efficienza ambientale ed energetica.

  • Aperture mirate in aree ad alta densità abitativa;
  • Tutela dichiarata dei livelli occupazionali interni;
  • Potenziamento dei reparti dedicati alla sostenibilità domestica;
  • Dismissione progressiva dei punti meno redditizi;
  • Sviluppo dei servizi digitali integrati per famiglie e professionisti.

L’impatto sulle famiglie e le alternative possibili

Nelle province interessate dalle chiusure molti clienti dovranno modificare le proprie abitudini: tempi di percorrenza maggiori ma servizi più completi nelle nuove strutture. Le ristrutturazioni promettono un assortimento ampliato con focus su risparmio energetico e materiali certificati FSC o PEFC. Per le famiglie lombarde si tratta quindi non solo di una rimodulazione logistica ma anche culturale: passare dal semplice acquisto al progetto domestico assistito.

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