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Ecco il trucco per controllare l’olio motore in inverno ed evitare grandi guasti: un minuto basta per verificare

Secondo le stime delle officine italiane, oltre il 60% delle avarie gravi al motore in inverno deriva da una lubrificazione insufficiente non individuata per tempo.

Controllare l’olio motore non è solo una buona abitudine: è una precauzione che può risparmiare centinaia di euro e settimane di fermo auto. Con le basse temperature, la viscosità dell’olio cambia e il consumo può aumentare senza che il guidatore se ne accorga. Bastano pochi minuti per evitare danni importanti, ma molti automobilisti sottovalutano questo gesto semplice e decisivo.

Perché il freddo mette a dura prova la lubrificazione del motore

Quando la temperatura scende sotto i 5 gradi, l’olio diventa più denso e impiega più tempo a raggiungere le parti alte del motore. Nei primi secondi dopo l’accensione, la mancanza di una pellicola lubrificante uniforme provoca microattriti che, nel tempo, logorano componenti costosi come pistoni e bronzine. I tecnici delle principali case automobilistiche, da Fiat a Volkswagen, confermano che l’usura a freddo rappresenta fino al 70% del deterioramento complessivo di un propulsore.

L’effetto peggiora nei veicoli più vecchi o con chilometraggi elevati, dove le guarnizioni interne non garantiscono più la stessa tenuta. Un livello d’olio troppo basso amplifica questi rischi, compromettendo anche sistemi collegati come turbina e cinghia di distribuzione. In inverno, quindi, un controllo regolare diventa parte integrante della manutenzione preventiva.

La regola dei 1.000 chilometri: un’abitudine che salva il motore

Le officine indipendenti raccomandano un controllo dell’olio ogni 1.000-1.500 chilometri percorsi o almeno una volta al mese. Non si tratta di eccessiva prudenza ma di una misura concreta per intercettare cali anomali prima che si trasformino in guasti costosi.

  • Effettuare la verifica a motore freddo e su superficie piana;
  • Pulire accuratamente l’astina prima della misurazione;
  • Il livello deve trovarsi tra MIN e MAX: sotto la metà è già segnale d’allarme;
  • Aggiungere olio dello stesso tipo indicato sul libretto d’uso (ad esempio 5W-30 o 0W-40);
  • Annotare eventuali variazioni nel consumo per segnalazioni al meccanico.

I dati raccolti da ACI mostrano che chi segue questa routine riduce del 40% le probabilità di guasti legati alla lubrificazione rispetto a chi si affida solo ai tagliandi periodici.

Come scegliere l’olio giusto in base alla stagione

L’indice “W” sull’etichetta dell’olio indica la resistenza alle basse temperature: più basso è il numero che lo precede, migliore sarà la fluidità a freddo. In inverno sono preferibili oli come 0W-30 o 5W-40, capaci di circolare rapidamente anche con temperature sottozero. Le formulazioni sintetiche mantengono inoltre una maggiore stabilità termica, limitando i depositi carboniosi e riducendo i consumi.

Tipo olio Temperatura minima consigliata Uso tipico
0W-30 -35°C Città e brevi tragitti
5W-40 -25°C Lunghi percorsi autostradali
10W-40 -15°C Climi miti o veicoli datati

Scegliere la viscosità errata può causare partenze difficili o addirittura danneggiare le guarnizioni interne. Per i modelli più recenti dotati di filtro antiparticolato (DPF), è indispensabile utilizzare oli con specifiche ACEA C3 o C4 per evitare intasamenti prematuri.

Cosa succede se si trascura il controllo: dai rumori metallici ai costi imprevisti

I segnali di carenza d’olio arrivano tardi: battiti metallici al minimo, aumento dei consumi o spie lampeggianti sono già sintomo di danno incipiente. Secondo le statistiche delle carrozzerie convenzionate ANIA, una revisione completa del motore può superare i 3.000 euro; nei casi più estremi si arriva alla sostituzione integrale del blocco motore.

Eppure tutto comincia da un gesto elementare trascurato per mesi. La differenza tra un semplice rabbocco da dieci euro e un intervento invasivo da migliaia dipende spesso da quei due centimetri sull’astina metallica che raccontano lo stato reale della lubrificazione.

L’abitudine intelligente dell’inverno: un minuto ogni mille chilometri

Mentre molti automobilisti confidano nei sensori elettronici del cruscotto, gli esperti ricordano che questi rilevano solo condizioni estreme e non sostituiscono la verifica manuale. Fare controllo visivo ogni mille chilometri significa anticipare problemi invisibili ai sistemi digitali.

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Basta prepararsi: tenere in auto un panno pulito, guanti monouso e mezzo litro dell’olio corretto permette di intervenire ovunque senza bisogno dell’officina. È una routine tanto banale quanto decisiva per affrontare l’inverno senza sorprese meccaniche né spese impreviste.

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