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Politica Sulla Privacy - Note legali - Reclamo

Questa truffa al bancomat è sempre più diffusa, la polizia avverte: “svuotano il conto bancario

Negli ultimi mesi le segnalazioni di frodi ai bancomat sono aumentate del 37 per cento, secondo i dati forniti dalle forze dell’ordine italiane, con migliaia di conti correnti svuotati in pochi minuti.

Una distrazione di pochi secondi può costare l’intero saldo

Il gesto più comune e apparentemente innocuo — prelevare denaro — è diventato terreno fertile per nuove truffe organizzate. Gli investigatori della Polizia Postale hanno individuato una tecnica che sfrutta la sorpresa e la rapidità di reazione delle vittime: l’obiettivo dei malintenzionati è indurre un momento di distrazione davanti al bancomat.

Si tratta del cosiddetto “trucco della banconota”, già diffuso in diverse città italiane. Una banconota viene lasciata appositamente incastrata nella fessura del distributore o posata a terra, proprio accanto allo sportello automatico. L’utente, nel notarla, interrompe l’operazione per raccoglierla o guardarsi intorno, lasciando scoperto il tastierino o la carta.

In quell’attimo entrano in azione i ladri: memorizzano il codice PIN digitato poco prima o sottraggono la carta con un gesto rapido. Alcuni dispositivi nascosti registrano le sequenze sul tastierino o intercettano i dati magnetici.

Le indagini e gli allarmi delle autorità

Le questure di Milano, Roma e Napoli hanno diramato avvisi ufficiali. Le immagini raccolte dalle telecamere di sorveglianza mostrano gruppi coordinati che operano a rotazione sugli stessi sportelli, spesso nei pressi di centri commerciali o stazioni ferroviarie.

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Secondo un’analisi dell’ABI Lab, il laboratorio tecnologico dell’Associazione Bancaria Italiana, nel 2024 sono stati segnalati oltre 1.800 casi riconducibili a questa modalità di furto. L’aumento rispetto all’anno precedente sfiora il 45 per cento.

Città Casi segnalati (2024) Variazione su 2023
Milano 420 +38%
Roma 390 +41%
Napoli 275 +49%
Bologna 160 +33%
Torino 145 +29%

Dove si colpisce e chi rischia di più

I truffatori preferiscono sportelli isolati, spesso collocati all’esterno dei supermercati o nelle zone periferiche dove il controllo visivo è minore. Le vittime più frequenti sono persone anziane o utenti distratti dall’utilizzo dello smartphone durante l’operazione.

Nelle ore serali aumenta il rischio: la scarsa illuminazione riduce la percezione dei movimenti attorno alla macchina e favorisce l’intervento dei complici. Secondo le testimonianze raccolte dalle forze dell’ordine, i colpi avvengono con maggiore frequenza tra le 19 e le 22.

I consigli pratici della Polizia Postale

  • Coprire sempre la tastiera mentre si digita il PIN con una mano o con il portafoglio.
  • Evitare di raccogliere oggetti da terra o toccare banconote sospette vicino allo sportello.
  • Annullare immediatamente l’operazione se si nota qualcosa di anomalo e ritirare la carta.
  • Scegliere bancomat collocati all’interno di filiali bancarie o in aree videosorvegliate.
  • Non accettare mai aiuto da sconosciuti: nessun operatore bancario offre assistenza diretta agli sportelli automatici.

Tecnologia contro truffa: cosa fanno le banche italiane

Diverse istituzioni finanziarie stanno rafforzando i controlli sui propri dispositivi ATM installando sensori anti-manomissione e sistemi d’allerta collegati alle centrali operative. Alcune reti bancarie hanno introdotto notifiche istantanee tramite app ogni volta che viene inserita una carta in uno sportello diverso da quello abituale dell’utente.

L’obiettivo è bloccare rapidamente operazioni sospette prima che il denaro venga trasferito su conti esteri difficilmente rintracciabili. Le nuove direttive europee sui pagamenti digitali richiedono inoltre che entro il 2025 tutti gli ATM siano dotati di sistemi biometrici opzionali per verificare l’identità del titolare.

Cosa fare se si è già vittima della truffa

L’unica reazione efficace è agire subito: bloccare la carta chiamando il numero verde della propria banca e sporgere denuncia presso la Polizia Postale o i Carabinieri. Le tempistiche possono determinare la possibilità di recuperare parte delle somme sottratte, specialmente se i trasferimenti non sono ancora stati completati.

I rimborsi dipendono dalle condizioni contrattuali del singolo istituto; molte banche riconoscono fino a 150 euro di franchigia solo se viene provata la tempestività della segnalazione. In caso contrario, le perdite possono restare totalmente a carico del cliente.

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