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Politica Sulla Privacy - Note legali - Reclamo

Sono un funzionario delle tasse da 15 anni, vi rivelo quali profili saranno presi di mira in via prioritaria dal fisco nel 2026

Nel 2025 l’Agenzia delle Entrate ha effettuato oltre 740.000 controlli fiscali, con un incremento del 12% rispetto all’anno precedente, e prevede di superare il milione di verifiche nel 2026.

Il piano operativo del fisco per il biennio 2025-2026 è già pronto: nuove tecnologie di incrocio dati, focus sui redditi digitali e maggiore attenzione alle spese incoerenti con i redditi dichiarati.

Dietro questi numeri c’è una strategia che cambierà le abitudini di milioni di contribuenti, in particolare quelli che negli ultimi anni hanno beneficiato della scarsa capacità ispettiva post-pandemia.

I nuovi bersagli dell’algoritmo anti-evasione

Il fisco italiano userà dal 2026 un sistema di intelligenza artificiale sviluppato da Sogei per selezionare automaticamente i contribuenti a rischio evasione. I parametri non riguarderanno solo il reddito dichiarato ma anche indicatori patrimoniali e comportamentali: mutui, viaggi, consumi energetici e acquisti online.

Secondo la Direzione centrale Accertamento dell’Agenzia delle Entrate, l’obiettivo è ridurre del 20% gli accertamenti “a vuoto” e concentrare le risorse sui casi più probabili di evasione sostanziale. Le categorie più esposte saranno quelle ad alta movimentazione digitale e con forte differenza tra flussi bancari e imponibile dichiarato.

  • Lavoratori autonomi con pagamenti elettronici irregolari o conti multi-paese
  • Piccole imprese del commercio elettronico senza struttura logistica coerente
  • Professionisti con elevata deduzione spese ma basso margine operativo
  • Affitti brevi e locazioni turistiche non registrate
  • Titolari di criptovalute o wallet esteri non segnalati

Redditi digitali e criptovalute: la nuova frontiera dei controlli

La legge di bilancio 2024 ha introdotto l’obbligo per gli operatori italiani ed europei di trasmettere entro febbraio di ogni anno i dati relativi alle transazioni in cripto-attività superiori ai 2.000 euro. Dal 2026 tali informazioni saranno integrate nei sistemi dell’Agenzia delle Entrate insieme ai dati DAC8 provenienti dall’Unione Europea.

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L’incrocio tra wallet digitali, piattaforme di trading e conti correnti personali consentirà al fisco di ricostruire i guadagni realizzati anche in assenza di conversione in euro. È prevista una soglia minima d’attenzione pari al 10% del reddito complessivo dichiarato: superarla farà scattare automaticamente un alert informatico.

I settori economici più osservati nel biennio post-inflazione

I comparti del commercio al dettaglio, della ristorazione e dei servizi alla persona sono indicati come prioritari nei piani regionali pubblicati a fine marzo dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. In queste filiere il gap tra fatturato medio registrato ai fini IVA e volumi POS rilevati dalle banche rimane superiore al 28%, secondo i dati ISTAT aggiornati al primo trimestre 2024.

I controlli si concentreranno sui casi in cui il margine lordo appare incompatibile con i costi sostenuti per materie prime o personale. Nelle aree turistiche — soprattutto Puglia, Sicilia e Lago di Garda — si moltiplicheranno le verifiche su attività stagionali registrate come “occasionale” ma con ricavi continuativi durante l’anno fiscale.

Dichiarazioni precompilate sempre più dettagliate

A partire dalla campagna dichiarativa 2026, le precompilate includeranno nuovi campi relativi a bonus edilizi, rateizzazioni energetiche e spese per servizi domestici. L’obiettivo è evitare omissioni involontarie ma anche individuare chi utilizza detrazioni non spettanti.

Un’analisi interna diffusa da Agenzia delle Entrate-Riscossione indica che nel 2024 circa il 14% delle detrazioni per lavori edilizi presentava incongruenze nei documenti trasmessi da banche o fornitori. L’integrazione automatica dei dati — fatture elettroniche, visure catastali, codici fiscali dei fornitori — renderà più difficile dichiarare bonus doppi o spese inesistenti.

Anno fiscale Numero controlli mirati Settori prioritari
2024 580.000 Commercio al dettaglio, edilizia privata
2025 740.000 Professionisti autonomi, turismo
2026 (stima) 1.050.000 E-commerce, criptovalute, affitti brevi

Cosa cambia per famiglie e piccoli risparmiatori

Nella pratica quotidiana questo significa che ogni operazione finanziaria verrà letta in modo contestuale: bonifici familiari ricorrenti o versamenti non giustificati potranno generare richieste automatiche di chiarimento. Per i nuclei che gestiscono più conti intestati a componenti diversi sarà utile conservare tracciabilità interna dei movimenti.

Controlli FiscaliControlli fiscali rafforzati: queste spese “anomale” saranno ora individuate dagli algoritmi

I pensionati con investimenti esteri inferiori a 15.000 euro annui restano esclusi dai controlli automatici, ma dovranno mantenere la comunicazione RW aggiornata. Chi utilizza piattaforme straniere per affitti turistici sarà tenuto a dichiarare anche le somme trattenute come commissione: Airbnb e Booking.com trasmetteranno direttamente i dati all’Agenzia a partire da gennaio 2026.

L’equilibrio difficile tra lotta all’evasione e privacy digitale

L’estensione degli algoritmi fiscali apre un fronte delicato sul trattamento dei dati personali. Il Garante per la protezione dei dati ha già chiesto garanzie specifiche sulla conservazione automatizzata dei profili comportamentali. Il Ministero dell’Economia assicura che gli incroci saranno limitati ai soli fini tributari e custoditi su server nazionali certificati ISO/IEC 27001.

L’efficacia della manovra sarà misurata nel rapporto annuale sul tax gap previsto per settembre 2027: la sfida sarà ridurre l’evasione stimata — oggi pari a circa 83 miliardi — senza trasformare il contribuente medio in un sospettato permanente.

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