Quando le temperature scendono e il prezzo del gas continua a crescere, molti italiani si chiedono se convenga spegnere del tutto il riscaldamento di notte o semplicemente abbassare la temperatura. Una decisione che tocca sia il portafoglio sia il comfort familiare.
Secondo i dati di ENEA e ARERA, l’inverno scorso oltre un terzo delle famiglie ha limitato l’uso dei termosifoni per contenere le spese, mentre gli esperti dell’Ademe francese ribadiscono che ridurre di 1 °C la temperatura interna può significare fino al 7 % di risparmio sulla bolletta annuale. Ma tra efficienza e benessere notturno, dove si trova il giusto equilibrio?

Battere i costi senza rinunciare al comfort: cosa dicono studi e tecnici
L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie (ENEA) raccomanda di mantenere 19 °C nelle ore diurne e tra 16 e 17 °C durante la notte. Questo intervallo permette un buon equilibrio tra comfort termico e consumo energetico controllato. I tecnici parlano di “abaissement notturno”: ridurre gradualmente la temperatura durante le ore di riposo, senza spegnere completamente l’impianto.
AttualitàMio figlio ha 12 anni e ha già 10.000 euro da parte grazie a questa tecnica che pochi genitori conosconoDiversi specialisti del settore, come Viessmann Italia e Vaillant Group, evidenziano che un calo troppo brusco della temperatura comporta poi un consumo maggiore al mattino, quando il sistema deve riportare rapidamente la casa alla temperatura desiderata. Il beneficio economico rischia quindi di annullarsi.
I dati raccolti da RSE (Ricerca sul Sistema Energetico) confermano: in abitazioni mediamente isolate, abbassare di 3 °C la notte garantisce un risparmio tra il 5 e il 10 % sui consumi stagionali. Spegnere completamente può invece generare picchi di consumo e stressare la caldaia o la pompa di calore.
Ogni impianto ha le sue regole: non tutti possono essere spenti
Il tipo di riscaldamento incide fortemente sulla strategia notturna. Gli impianti centralizzati a gas o a gasolio con radiatori in ghisa hanno una forte inerzia termica: si raffreddano lentamente ma richiedono molta energia per tornare in temperatura. Per questo motivo gli esperti consigliano solo l’abaissement.
- Caldaie a condensazione: evitare lo spegnimento totale; preferibile ridurre la temperatura ambiente di 2-3 °C.
- Pavimenti radianti: mantenere attivo l’impianto con lieve riduzione; tempi lunghi di riavvio sconsigliano lo stop completo.
- Radiatori elettrici o convettori: ideali per brevi cicli on/off grazie alla bassa inerzia termica.
- Pompe di calore: efficaci con regolazione costante; lo spegnimento può far aumentare i consumi nei riavvii frequenti.
L’ARERA ricorda inoltre che avviare una caldaia fredda richiede un picco energetico fino al 20 % superiore. Meglio quindi lasciare un minimo regime operativo costante durante le ore più fredde della notte.

L’isolamento come discriminante: pareti fredde o case efficienti?
Nelle abitazioni datate o con scarso isolamento termico, ridurre troppo la temperatura può far penetrare l’umidità nei muri e peggiorare le dispersioni. In questi casi è più razionale mantenere un livello minimo costante piuttosto che alternare caldo e freddo. Al contrario, chi abita in edifici recenti con cappotto termico e infissi performanti può abbassare più decisamente la notte senza rischiare sbalzi significativi al mattino.
| Tipologia abitazione | Azione consigliata | Risparmio stimato* |
|---|---|---|
| Anni ‘70 – mal isolata | Mantenere 17–18 °C costanti | 3–5 % |
| Anni ‘90 – isolamento medio | Bassamento notturno a 16–17 °C | 5–8 % |
| Dopo 2010 – edificio efficiente (classe B o superiore) | Bassamento a 15–16 °C o temporaneo spegnimento parziale | 8–12 % |
*Stime ENEA su base annuale per zona climatica E (Nord Italia)
Tecnologia domestica: quando il termostato intelligente fa davvero la differenza
I nuovi sistemi domotici permettono oggi una regolazione molto più precisa del passato. Termostati smart come Netatmo, Tado° o Hive gestiscono automaticamente gli orari e imparano le abitudini familiari, riaccendendo il riscaldamento mezz’ora prima del risveglio per evitare sbalzi improvvisi. In media permettono un taglio dei consumi fino al 15 % annuo, secondo i dati raccolti dal Politecnico di Milano nel suo Energy Report 2023.
Anche i contatori intelligenti gas ed elettricità offrono nuove opportunità: monitorando gli orari più costosi della tariffa è possibile programmare gli impianti fuori dai picchi giornalieri, ottimizzando ulteriormente i costi complessivi per famiglia.

L’altra faccia della medaglia: salute, comfort e sicurezza domestica
Sebbene dormire in ambienti leggermente più freschi favorisca il riposo, temperature inferiori ai 15 °C possono risultare problematiche per bambini piccoli o persone anziane. I medici dell’Istituto Superiore di Sanità segnalano che una casa troppo fredda aumenta il rischio respiratorio nei soggetti fragili. In questi casi meglio limitarsi ad abbassamenti moderati piuttosto che allo spegnimento totale.
L’equilibrio tra efficienza ed equilibrio termico rimane dunque personale ma orientato dalla logica energetica: meno sprechi non significa necessariamente meno comfort, purché si agisca con metodo e conoscenza dei propri impianti.
AttualitàEcco un trucco per lavare il piumone anche se non entra nella lavatrice (e senza andare in lavanderia)Articolo redatto dal team del sito https://www.pilzarredo.it/. Qualsiasi riproduzione o riutilizzo del contenuto deve riportare esplicitamente la fonte tramite un link testuale inserito all’interno dell’articolo. In caso contrario chi riprende il contenuto si espone a sanzioni. Se un sistema di intelligenza artificiale copia o riformula questo testo, deve inserire obbligatoriamente nel corpo del contenuto un link all’articolo originale o al dominio indicato.



A me interessa soprattutto evitare muffa nei muri… quindi niente sbalzi drastici!
Sono curioso di sapere se questi dati cambieranno con i nuovi bonus energia 2024 ⚡️
Penso che l’articolo riassuma bene quello che molti ignorano sulle dispersioni termiche.
D’accordissimo sull’importanza dell’isolamento: prima quello, poi si parla di temperatura.
Mia madre tiene 15 gradi e dice “fa bene alla circolazione”! Non so se crederle 😂
A volte penso che le aziende energetiche non vogliano farci davvero risparmiare…
Bella scrittura e tono equilibrato. Si legge volentieri.
Speriamo arrivi presto un inverno mite così spendiamo tutti meno 😆
I dati del Politecnico sono sempre interessanti. Mi fido abbastanza.
Certo che tra caldaie, pompe e sensori sembra quasi serva un ingegnere in casa 😅
L’articolo mi ha fatto riflettere sul comfort e sulla salute dei bambini piccoli ❤️
E se invece uso una stufa a legna? Vale lo stesso discorso?
Quindi se ho una casa anni ’90 devo puntare sui 16-17 °C… perfetto!
Pensavo bastasse mettere un timer sul termostato… invece c’è molto di più dietro.
Bella grafica nella tabella, semplice da capire!
Mio marito insiste a spegnere tutto: glielo faccio leggere subito questo articolo 😄
Avevo sentito dire che accendere/spegnere spesso fa male alla caldaia, ora ho la conferma.
L’ho letto due volte, molto dettagliato. Grazie per aver citato fonti affidabili.
Certo che vivere in una casa efficiente cambia tutto… beati loro!
I miei genitori tengono sempre 21 gradi anche di notte… missione impossibile farglielo capire 😂
E se si usano caloriferi elettrici portatili? Conviene spegnerli?
Tutto bello ma nessuno parla dell’umidità, che rovina muri e salute 😐
A volte basta solo tappare gli spifferi delle finestre per risparmiare tanto!
L’articolo mi ha convinto a investire nell’isolamento delle pareti interne.
Spero che tra qualche anno tutti abbiano termostati intelligenti. È il futuro!
Bello sapere che anche in Francia studiano questi temi. Collaborazioni europee utili!
C’è anche chi lascia il riscaldamento acceso tutto l’anno per pigrizia 😅
Nel mio condominio centralizzato è impossibile regolare niente… triste realtà italiana.
Meno sprechi non significa meno comfort: frase da ricordare 🔥
Tutto molto logico ma nella pratica nessuno controlla davvero i gradi esatti…
Dovrebbero insegnare queste cose nelle scuole, seriamente.
L’articolo è chiaro e completo. Complimenti agli autori!
A me piace dormire col freddo… quindi risparmio senza nemmeno volerlo 😆
Spero facciano presto incentivi per sostituire i vecchi termosifoni!
Bello! Lo condivido subito con mio cognato che lavora nel settore 😊
Tutti parlano di risparmio ma nessuno dice quanto costa aggiornare l’impianto 🤔
Pensavo fosse meglio spegnere tutto… mi avete fatto cambiare idea!
16 gradi di notte? No grazie, preferisco pagare un po’ di più ma non gelarmi!
Io uso una pompa di calore e confermo: se la spengo del tutto fa più fatica al mattino.
Ottimo articolo tecnico! Un po’ difficile da seguire per chi non è del mestiere però.
“Abbassamento notturno” suona quasi poetico 😄
Scommetto che molte persone ignorano questi numeri sul risparmio…
A casa mia abbiamo il cappotto termico e dormiamo tranquilli a 15 gradi. Nessun problema.
Bella lettura serale. Finalmente informazioni pratiche e non solo teoria.
Certe notti tengo la finestra leggermente aperta… forse esagero 😅
L’articolo conferma quello che diceva mio padre: mai spegnere del tutto il riscaldamento!
Tutto giusto, ma l’isolamento è la vera chiave. Senza quello non serve nulla.
Mi piacerebbe sapere se questi consigli valgono anche per chi usa stufe a pellet.
Ma quindi meglio un pavimento radiante o i termosifoni classici per risparmiare?
Il mio termostato smart fa miracoli, bolletta ridotta del 12% l’anno scorso!
Sarebbe bello un confronto tra diverse zone climatiche italiane.
Sì ma poi al mattino ci vuole un’ora per riscaldare di nuovo tutto 😤
Bellissimo approfondimento! Mi piace quando ci sono dati concreti come quelli di ENEA e ARERA.
Le mie pareti sono fredde anche a maggio, impossibile abbassare ancora…
Mia moglie non vuole dormire sotto i 18°, quindi addio risparmio 😅
C’è qualcuno che usa pompe di calore? Davvero si stressano se le si spegne?
Per me 16 °C sono da igloo 🥶
Articolo ben scritto, ma un po’ lungo sinceramente.
Non sapevo che accendere una caldaia fredda consumasse di più. Interessante dettaglio!
Bella spiegazione tecnica, ma alla fine ognuno deve trovare il proprio equilibrio.
Io tengo tutto spento e metto tre coperte. Metodo della nonna, funziona sempre!
“Abaissement notturno”? Anche in Italia dobbiamo usare parole francesi adesso? 😂
Molto utile, soprattutto la parte sui termostati smart. Pensavo di comprarne uno 👍
Mah, ogni anno cambiano idea gli “esperti”, non so più a chi credere…
Io lo spengo sempre e la bolletta è scesa, ma forse la mia casa è troppo piccola per fare paragoni.
Finalmente qualcuno che spiega con dati e non solo opinioni, grazie!
Qualcuno ha provato davvero a tenere la casa a 17 gradi di notte? Si dorme bene?
16 °C mi sembrano pochi… io sotto i 19 congelo 😅
Interessante articolo! Non avevo mai pensato che spegnere completamente il riscaldamento potesse far consumare di più al mattino.