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Mia figlia ha passato 4 anni in una scuola Montessori: oggi ha bisogno di lezioni private per tornare al livello degli altri

Secondo i dati ISTAT 2024, il 14,6% delle famiglie italiane sceglie una scuola alternativa al sistema pubblico tradizionale, ma il 38% di queste affronta poi spese di sostegno scolastico aggiuntive.

Quando una madre racconta che la figlia, dopo quattro anni di metodo Montessori, ha bisogno di lezioni private per recuperare il programma ministeriale, la storia non resta isolata. È il riflesso di un dibattito che coinvolge genitori, insegnanti e pedagogisti: quanto il modello Montessori prepara davvero agli standard richiesti dalla scuola secondaria? E cosa significa per le famiglie dover integrare un percorso “alternativo” con ore di ripetizioni e un costo economico non previsto?

Un metodo nato un secolo fa che oggi divide le famiglie

Il metodo Montessori, ideato da Maria Montessori nel 1907, si fonda sull’autonomia del bambino e sull’apprendimento per scoperta. In Italia conta circa 250 scuole riconosciute dall’Opera Nazionale Montessori e altre centinaia che si ispirano al modello senza aderire pienamente ai protocolli ufficiali. La sua diffusione è cresciuta negli ultimi dieci anni, soprattutto nelle aree metropolitane e nei centri con un’alta presenza di famiglie con titolo di studio elevato.

La tensione nasce quando il percorso montessoriano incontra le richieste del sistema scolastico standardizzato. Il passaggio alla scuola media o al liceo, con verifiche, voti e programmi ministeriali, può diventare un ostacolo. Alcuni insegnanti segnalano lacune in matematica e grammatica, mentre altri difendono la capacità dei ragazzi Montessori di ragionare in modo più critico e indipendente.

Le ripetizioni come costo nascosto dell’educazione “libera”

Secondo un’indagine del Centro Studi Tuttoscuola del 2024, il 41% dei genitori provenienti da scuole con metodo alternativo ha sostenuto spese medie di 1.200 euro l’anno per lezioni di recupero nei primi due anni di scuola media. Il dato sale al 58% per chi ha frequentato scuole montessoriane private.

Tipologia di scuola Percentuale di famiglie che ricorrono a ripetizioni Costo medio annuo stimato
Pubblica tradizionale 22% 780 €
Montessoriana privata 58% 1.200 €
Montessoriana pubblica 34% 950 €

Le spese si concentrano su matematica e italiano, seguite da inglese e scienze. Le famiglie si trovano così a integrare un modello educativo che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto rendere il bambino più autonomo nell’apprendimento, ma che nella pratica richiede un supporto esterno per allinearsi agli standard ministeriali.

Gli esperti si dividono: libertà di apprendere o mancanza di struttura?

Per la professoressa Paola Nicolini, psicologa dello sviluppo dell’Università di Macerata, «il metodo Montessori funziona quando è applicato con rigore e continuità». Tuttavia, molte scuole italiane non dispongono di personale formato secondo le linee dell’Opera Nazionale Montessori, e questo genera interpretazioni parziali del metodo. In queste situazioni, il rischio di “sotto-preparazione” cresce.

Dall’altra parte, il pedagogista Daniele Novara sottolinea che l’apprendimento non si misura solo in termini di competenze misurabili, ma anche di capacità relazionali e autonomia personale, due aspetti che i ragazzi montessoriani sviluppano precocemente rispetto ai coetanei.

Il punto di svolta: il rientro nei programmi ministeriali

La vera frattura emerge al momento del passaggio alle scuole medie. I test Invalsi, che valutano competenze in italiano e matematica, diventano la cartina tornasole. Nel 2023, il 27% degli studenti provenienti da scuole Montessori ha registrato punteggi inferiori alla media nazionale in matematica. Per molte famiglie, la risposta è stata l’iscrizione a corsi di recupero pomeridiani o a piattaforme digitali di apprendimento come WeSchool o Redooc.

Il ritorno ai programmi tradizionali richiede un periodo di adattamento di almeno sei mesi, secondo le stime di tutor privati e centri di supporto scolastico. Un tempo che pesa non solo sul portafoglio, ma anche sull’equilibrio familiare, specie nelle grandi città dove la concorrenza scolastica è più alta.

Cosa possono fare oggi i genitori

Prima di scegliere una scuola Montessori, molti esperti consigliano di verificare alcuni elementi concreti:

  • Presenza di insegnanti con diploma riconosciuto dall’Opera Nazionale Montessori
  • Continuità del metodo fino almeno alla scuola primaria
  • Programmi di raccordo con la scuola secondaria tradizionale
  • Trasparenza sul livello di competenze attese a fine ciclo

La libertà di apprendere rimane un valore forte, ma senza un monitoraggio costante può tradursi in difficoltà al momento del ritorno nel sistema comune. Per molte famiglie, la scelta educativa si gioca tra ideale e pragmatismo, tra l’idea di un’infanzia più serena e la necessità di un futuro scolastico competitivo.

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