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Sapevate che la cucina può rappresentare fino al 30 % dei consumi elettrici domestici? Ecco come invertire la tendenza

Secondo l’ENEA, frigorifero, forno, piano cottura e lavastoviglie possono arrivare a pesare per oltre un quarto della bolletta elettrica di una famiglia media italiana.

Gli elettrodomestici che non si spengono mai

Il cuore energetico della casa pulsa tra frigorifero, freezer e forno. Sono apparecchi in funzione continua o intermittente ad alta potenza, responsabili di gran parte del consumo annuo domestico. Secondo i dati Istat 2023, un frigorifero standard assorbe tra 300 e 450 kWh l’anno, mentre un forno elettrico ne consuma mediamente 200.

Temperature e posizionamento: il primo risparmio

Regolare il frigorifero a 4 °C e il freezer a -18 °C evita sprechi senza compromettere la conservazione degli alimenti. Posizionarli lontano da fonti di calore — come radiatori o forni — riduce il lavoro del compressore fino al 10 %. Guarnizioni deteriorate o incrostazioni interne aumentano invece le dispersioni e il fabbisogno energetico.

L’effetto della ventilazione nel forno

La cottura ventilata distribuisce uniformemente il calore e abbrevia i tempi di preparazione. Spegnere l’apparecchio cinque minuti prima della fine sfrutta la temperatura residua senza incidere sul risultato finale. Un gesto minimo che vale diverse decine di kWh l’anno.

Cucinare meglio per consumare meno

Ogni metodo di cottura ha un impatto diverso sul contatore. Le piastre a induzione convertono oltre l’85 % dell’energia in calore utile, contro il 65 % delle resistenze tradizionali e appena il 55 % dei fornelli a gas. La differenza si misura in euro ogni mese.

Gestione delle pentole e tempi di ebollizione

  • Coprire sempre le pentole riduce del 25 % i tempi di cottura.
  • Usare contenitori con fondo piatto aderente al piano.
  • Evitare quantità d’acqua superiori al necessario: ogni litro extra richiede circa 100 Wh in più per raggiungere l’ebollizione.
  • Preferire la pentola a pressione o quella a vapore: accorciano i tempi fino al 70 % secondo le prove dell’Università di Padova (Dipartimento Ingegneria Industriale).

L’efficienza del lavaggio: mito e realtà della lavastoviglie

Contrariamente alla credenza diffusa, un ciclo completo in lavastoviglie utilizza meno acqua — circa 9 litri — rispetto ai 40 necessari per un lavaggio manuale medio. La condizione è usarla correttamente: pieno carico e programmi eco a bassa temperatura (45-50 °C).

Quando conviene farla partire

I distributori suggeriscono fasce orarie serali o notturne per approfittare delle tariffe biorarie. Evitare prelavaggi manuali riduce il consumo complessivo di energia del 15 %. L’uso regolare del sale rigenerante mantiene efficiente lo scambiatore termico, prolungando la vita utile dell’apparecchio.

Manutenzione: pochi minuti che valgono centinaia di kilowattora

Basta uno strato di ghiaccio da 2 mm nel freezer perché i consumi crescano del 30 %. Lo stesso accade con filtri ostruiti nella cappa aspirante o serpentine polverose sul retro dei frigoriferi. Una manutenzione trimestrale può restituire fino a 60 € all’anno in bolletta.

Operazione Frequenza consigliata Risparmio stimato annuo
Sbrinamento freezer Ogni 3 mesi +30 % efficienza
Pulizia filtri cappa Mensile -5 € energia elettrica
Aspirazione serpentine frigo Semestrale -10 kWh/anno
Sostituzione guarnizioni usurate A seconda dell’usura -15 % consumo frigo

Scegliere nuovi elettrodomestici: costo oggi, risparmio domani

I modelli con etichetta A++ o superiore garantiscono una riduzione dei consumi compresa tra il 25 e il 40 %. L’investimento iniziale più alto viene ammortizzato in tre-quattro anni grazie ai minori costi energetici. Gli incentivi statali — come il Bonus Mobili ed Elettrodomestici prorogato fino al 31 dicembre 2024 — coprono fino al 50 % della spesa entro i limiti previsti dall’Agenzia delle Entrate.

Dati comparativi sull’efficienza energetica (fonte ENEA)

Classe energetica frigo (250 L) Consumo annuo medio (kWh)
A+++ 110-130
A+ 180-220
B o inferiore 300+

L’equilibrio possibile tra comfort e sobrietà domestica

L’obiettivo non è rinunciare alla comodità ma gestirla con consapevolezza. Una cucina curata, aggiornata ed efficiente può abbattere le emissioni di CO₂ domestiche fino a mezzo tonnellata l’anno per nucleo familiare. Un traguardo misurabile quanto silenzioso, che parte da gesti quotidiani apparentemente irrilevanti ma determinanti per chi paga la bolletta ogni mese.

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